Spopolamento, idee e soluzioni: Freemmos a Ossi

Data:

18 set 2025

Descrizione

Sabato scorso tappa nell’ambito della manifestazione “Cibo, musica e parole: la festa delle nostre radici, promossa dal CCN “Buttegas de Ossi”. Dopo il convegno festa musicale con la partecipazione di gruppi folk e street food in piazza. Domenica prossima trasferta a Saronno

 

“Freemmos”, il progetto della Fondazione Maria Carta dedicato alla sensibilizzazione sul fenomeno dello spopolamento dei piccoli centri della Sardegna, ha fatto tappa sabato scorso, 13 settembre, a Ossi, nell’ambito della manifestazione “Cibo, musica e parole: la festa delle nostre radici”, organizzata dal Centro Commerciale Naturale “Buttegas de Ossi”, in collaborazione con la Fondazione Maria Carta e con il patrocinio del Comune e della Fondazione di Sardegna.

Una realtà particolare quella di Ossi, borgo a pochi km da Sassari. La comunità non conosce il fenomeno dello spopolamento, come diffuso invece in altri comuni della Sardegna. La vicinanza con la grande città è in effetti un elemento positivo. «È un paese nel quale lo spopolamento è decisamente attenuato. Con “Freemmos” dobbiamo viaggiare e arrivare anche qui, cercando di capire perché non si manifesta un fenomeno così negativo per i piccoli centri della nostra isola – ha spiegato Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta –. Ossi tiene attive alcune iniziative di carattere commerciale davvero importanti. Ma ci sono anche strumenti di sostegno alle famiglie e a favore di chi viene a vivere che evidentemente producono effetti positivi e immediati».

Al Cinema Casablanca a discutere di spopolamento e di come si vive – bene, va detto -, a Ossi, sono stati, oltre al presidente Marras, il sindaco Pasquale Lubinu e Piero Muresu, imprenditore molto noto e presidente del CCN “Buttegas de Ossi”, recentemente rilanciato. Ha partecipato Bastianino Casu, presidente di Confcommercio Sardegna. A tutto campo l’analisi del sindaco Lubinu: «Dai dati sappiamo che in Sardegna ogni mese mediamente c’è un calo di 600 abitanti. Questo è dovuto da un lato alla natalità bassa, dall’altro alle opportunità che non ci sono, aspetto che riguarda gli emigrati culturali, ovvero giovani laureati che qui non hanno un lavoro e che invece lo trovano più facilmente in diverse realtà europee. Ci sono poi i servizi che vengono tagliati, a cominciare dalla scuola. Chiedo: dal momento che gli studenti stanno diminuendo, perché si chiudono le scuole e invece non le si mantengono garantendo una migliore qualità nell’insegnamento, meno studenti per classe ma con lo stesso numero di insegnanti?».

Un incontro-dibattito inserito in un evento più ampio, con spettacoli musicali, esibizioni di gruppi folk e cori tradizionali e degustazioni, che ha ripreso la formula consolidata delle iniziative di “Freemmos”: affiancare all’analisi momenti più leggeri, il tutto con la collaborazione delle istituzioni locali e in particolare dell’Amministrazione comunale. Quello di sabato è stato anche il primo appuntamento di “Buttegas de Ossi”, che si è così presentato ufficialmente alla comunità. «Il progetto ha l’obiettivo di portare al centro dell’attenzione le botteghe, che non sono solo attività economiche ma veri presidi sociali e culturali – ha dichiarato Piero Muresu –. Il CCN, proprio per questa funzione di carattere sociale, serve tantissimo. È vero che a Ossi non viviamo il fenomeno dello spopolamento. Un Centro Commerciale Naturale rappresenta quindi l’occasione per unire le attività, cercare di farle crescere, riscoprendo tanti aspetti della gastronomia e della tradizione che rischiano di sparire». Mettere allora in rete le realtà commerciali del paese, per portare benefici ai lavoratori e all’intera comunità. Un primo passo sarà allestire un portale che comprenderà, oltre a informazioni su siti archeologici e monumentali e sugli eventi del territorio, le “buttegas”, iniziative di commercianti e imprenditori che promuovono le tipicità.

Nel corso dell’evento sono intervenuti diversi protagonisti della scena musicale isolana. Il convegno è stato aperto dal duo Fantafolk, ovvero Vanni Masala all’organetto e Andrea Pisu alle launeddas, e dal Coro Boghes Noas di Ossi. Sul grande palco allestito in piazza Sardegna, dove erano presenti stand dedicati all’enogastronomia e i giochi della Uisp, si è innanzitutto esibita la Fantafolk Orchestra (Vanni Masala, Andrea Pisu, Ignazio Cadeddu alla chitarra e Francesco Fais alla voce), che con alcuni canti tradizionali ha fatto ballare i gruppi folk invitati, provenienti da Ossi, Sennori, Olmedo, Putifigari e Usini. È poi toccato alla band dei Niera e al dj set che ha chiuso la serata, presentata da Tonino Sanna.

La prossima tappa di “Freemmos” è in calendario per la mattina di domenica prossima, 21 settembre, a Saronno (provincia di Varese), dove verrà inaugurata la nuova sede del Circolo Culturale Sardo “Grazia Deledda”, presieduto da Enzo Meloni. Parteciperanno la sindaca Ilaria Pagani e il presidente nazionale della Fasi (Federazione Associazioni dei Sardi in Italia) Bastianino Mossa. In programma un incontro-dibattito sul tema dello spopolamento dei piccoli centri, la proiezione del docufilm sulle iniziative di “Freemmos” e, al termine, l’esibizione dei Fantafolk insieme a Valeria Carboni.

The post Spopolamento, idee e soluzioni: Freemmos a Ossi appeared first on Fondazione Maria Carta.

Pagina aggiornata il 18/09/2025